Recensione iPhone X 256GB Silver

Stavolta ho voluto aspettare almeno un mese di utilizzo prima di fare la recensione del nuovo telefono di Apple.

I nuovi devices vengono presentati al pubblico solitamente verso fine settembre e nel 2017 sono stati presentati iPhone 8, 8+ e iPhone X (ten, dieci in inglese). I primi due sarebbero stati in vendita da subito mentre per il Ten si sarebbe dovuto aspettare un mesetto. Non è un problema che mi riguarda in quanto tramite TIM Next posso sostituire il device ogni anno; per me l'anno scade il 20 Gennaio.

Dal 3Gs in poi sono sempre stato cliente Apple con una breve parentesi in Samsung; è stato come un tradimento in una lunga storia d'amore: volevo provare la novità, nuove emozioni, invece non è servito a nulla e dopo qualche mese di fuga sono tornato nel caldo abbraccio del marchio della mela morsicata.

Prima di sottoscrivere l'offerta TIM Next cambiavo telefono ogni tre anni circa, ma dal 6S+ (primo device acquistato con l'offerta TIM) in poi ne cambio uno all'anno.

6S+ Gold prima (clicca), 7+ Jet black poi (clicca), iPhone X ora.

Devo ammettere che passare dai due padelloni avuti in precedenza al più piccolo X mi ha lasciato un pochino perplesso però alla fine, dati alla mano, nonostante iPhone X sia più piccolo rispetto ai vari Plus, ha un display più grande. Questo grazie al fatto che tutta la superficie è coperta dal display, tranne che in una piccola nicchia sulla parte superiore dove sono posizionati lo speaker, la fotocamera frontale e i vari sensori. Questa nicchia, chiamata notch, mette le corna all'iPhone.

inotch

La seconda cosa che salta all'occhio dopo il notch è la mancanza del tasto Home. A differenza di Samsung Galaxy S8/S9 e degli altri Android borderless (così si chiamano i nuovi device senza il tasto Home fisico) che simulano i tre tasti funzione (task manager, home, back) posizionandoli sul fondo dello schermo, Apple ha adottato un nuovo sistema di gestures.

La gestione delle applicazioni la si ha facendo uno swipe verso l'alto partendo dal fondo dello schermo.

Se siamo all'interno dell'applicazione e facciamo questo swipe l'applicazione andrà in background e torneremo alla Home. Se invece ci fermiamo a metà strada faremo apparire il task manager e potremo scegliere tra una delle apps in background oppure se chiuderle definitivamente.

La scomparsa del tasto Home ha portato Apple ad inventarsi un nuovo sistema di autenticazione. Prima si usava il riconoscimento delle impronte digitali grazie al sensore posizionato nel tasto Home che ricordo non essere più fisico dall'iPhone 7 in poi.

Samsung S8, il primo device borderless, usa il riconoscimento facciale e dell'iride usando la fotocamera frontale. Purtroppo si è visto che basta una foto dell'utente piazzata davanti alla fotocamera per far sbloccare il telefono. A causa di questo, Samsung, ha deciso di mantenere il sensore di impronte digitali nel retro dello smartphone; posizione decisamente infelice soprattutto perchè attaccato alla lente della fotocamera.

Per ovviare a questo problema, Apple, si è inventata un nuovo sistema di riconoscimento basato su una fotocamera ad infrarossi simile a quello usato da Microsoft col Kinect; il sistema si chiama Face ID. In pratica, sul volto, viene proiettata una griglia di punti creando un modello spaziale e parziale che viene letto per poi essere confrontato con letture future. Ad ogni lettura viene aggiornato il modello in modo da rendere sempre più preciso lo sblocco. Questo permette all'iPhone di riconoscere il volto che può cambiare nel tempo: barba, occhiali, sciarpa, berretto, cuffie ecc. Nono solo, usando un sistema infrared, permette di farlo anche al buio.

Il sistema funziona e pure bene, molto meglio rispetto al Touch ID che fallisce nei casi in cui si hanno le dita bagnate (acqua o sudore) o se si sporca il sensore.

Il Face ID usa quattro sensori per la creazione del modello: fotocamera, fotocamera ad infrarossi, dot projector e flood illuminator. Tutti ovviamente posti vicino agli altri sensori: microfono, speaker, sensore di prossimità e sensore di luce ambientale. Tutti questi sensori non possono essere coperti dal display ed è per questo che il super AMOLED ha il famoso notch.

Utilizzando una telecamera con sensore ad infrarossi si riesce a capire meglio come funziona il Face ID:

Altra grossa novità (era ora) è la ricarica wireless; finalmente sia con iPhone 8/8+ che con X si può ricaricare il device usando una normalissima piattaforma di ricarica wireless. Sul mercato se ne trovano a decine.

Ne ho comprata una della marca cinese Choetech, su Amazon spendendo circa 15€.

choetech

La base è abbastanza piccola ma sufficiente grande per appoggiarci sopra il telefono. Inoltre è dotata di un anello in gomma che fa in modo di non far cadere il telefono qualora dovesse arrivare una chiamata e questo iniziasse a vibrare.

La trovate in vendita qui su Amazon (clicca).

La base di ricarica non è fast charger ma tanto la uso solo di notte e i led di ricarica emanano una luce tenue che si fatica pure a vedere al buio.

Il retro dei nuovi telefoni è quindi in vetro.

La fotocamera posteriore è stata ulteriormente migliorata così come il reparto video che riesce a registrare in 4K (2160p) fino a 60fps e in 1080p fino a 240fps. Entrambe le fotocamere posteriori ora sono dotate di stabilizzatore ottico.

Sia le fotocamere posteriori che quella anteriore riescono a catturare le gestures del nostro volto e riescono a riportarle alle animoji. Possiamo quindi registrare dei messaggi usando le animoji al posto del nostro volto.

Questo spot di Apple mostra il risultato che si può ottenere usando questa teconologia:

Sinceramente non l'ho mai usato se non per provare.

Sotto la scocca il cuore pulsante di iPhone X è il nuovo processore Apple A11 Bionic: un esacore a 2.39 GHz. La GPU è composta da 3 core e la memoria RAM è di 3 GB.

 

Come va?

Beh, che dire, si sta parlando sempre di un telefono top di gamma e come tutti i top di gamma, che siano Apple o Samsung o Asus ecc, va bene, benissimo.

La batteria, per come lo uso io, mi dura più di una giornata: naviagazione internet, social, YouTube, email ecc. C'é da dire che col telefono non gioco per cui questo incide sull'autonomia.

Non si impunta mai, nessuna app è mai crashata, è sicuramente un telefono affidabilissimo, così come lo era il 6s+ e il 7+.

Gli altoparlanti stereo sono migliorati rispetto a quelli già buoni del 7+ per cui la visione di un filmato YouTube è decisamente di buon livello.

Il display super AMOLED è semplicemente fantastico, si vede benissimo in ogni condizione di luce ed è dotato della funzionalità True Tone che permette un perfetto bilanciamento del bianco in ogni occasione, anche quando ad illuminarlo ci sono le fastidiosissime lampade al mercurio.

Se vogliamo muovergli una critica possiamo dire che la ricezione è leggermente inferiore al 7+ sia per la parte telefonica che per quella Wi-Fi.

Recentemente è stata anche arginata la falla del carattere indiano, un carattere che se visualizzato faceva crashare il telefono in modo assolutamente randomico: poteva crashare l'app che lo visualizzava (whatsapp, skype, telegram ecc.) oppure poteva crashare il telefono (se visualizzato con iMessage).

Il costo del device, invece, è decisamente folle: per averlo bisogna sborsare 1.189€ per la versione da 64GB oppure 1.359€ per la versione da 256GB.

Se non avessi aderito all'offerta Tim Next probabilmente non mi sarebbe mai venuto in mente di acquistarlo. Non oso pensare cosa costerà il successore di questo smartphone; si vocifera di una versione +.

Sicuramente, ad oggi, il miglior smartphone che abbia mai posseduto.

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