Il mio lavoro
Come mi guadagno da vivere...
Mi ritengo fortunato da questo punto di vista. Sono riuscito a far diventare una delle mie tante passioni un lavoro.
Sin da quando ero bambino i regali che più mi piacevano erano quelli "ad alto contenuto tecnologico"; sia che si trattasse di videogames (ricordo le varie console passate per casa nei primi anni '80), che di lego Technic oppure di macchine radiocomandate.
Mi pare fosse Natale del 1980 quando sotto l'albero trovai un Commodore Vic 20, qualche anno dopo lo seguì il mitico ed inseparabile Commodore C64 che è ancora ben custodito.
Ovviamente era usato più per giocare che per altro ma una mattina, in cui ero malaticcio e a casa da scuola, presi il libro del basic e scrissi queste tre righe:
10 Print "Ciao"
20 Goto 10
RUN
MERAVIGLIA!!! Non serviva solo a giocare!
Certo è che entrai nel mondo della programmazione, a poke e sys, solo per avere vite infinite nei giochi. Si era quindi radicata in me la passione dell'informatica.
Dopo il C64 arrivò l'Amiga 500 con tanto di espansione a 2MB di RAM, quasi contemporaneamente, in studio di registrazione, arrivò l'Atari 1024-ST con il software musicale Notator che venne seguito dalle prime tastiere dotate di interfaccia MIDI (indimenticabili la Roland D-50, la Yamaha DX7 e la Korg M1).
Fu sempre in questo periodo che da mio padre venne installato il primo pc su cui ho mai messo le mani: un Olivetti M24 con una versione MS-DOS mi pare 3.31.
Mi iscrissi all'ITI di Bolzano e fu a scuola che imparai ad usare il sistema operativo, il GW-Basic, il Turbo Pascal e il Turbo C. Tengo a precisare che fu sì a scuola, ma non per merito della scuola che imparai a programmare. Diciamo pure che non mi insegnò praticamente nulla da questo punto di vista.
Il mio primo "vero" lavoro informatico è ancora custodito nel mio NAS, un eseguibile con qualche libreria, scritto tutto in Turbo C++.
E' un software di gestione prestiti/resi per una Videoteca, dotato di un piccolo database anch'esso scritto in C.
"Vendetti" questo software ad un amico di mio padre che era titolare di una Videoteca. Lo vendetti in cambio di usufrutto "gratuito" di tutti i film che volevo.
Qui finisce la mia "carriera" da softwareista; modificare ogni volta i programmi secondo le esigenze del "cliente" mi rompeva, e non poco; inoltre, ad ogni modifica, introducevo più bugs che novità.
Era il 2001 quando iniziai a lavorare per una ditta che vendeva sistemi completi e si occupava di consulenze informatiche. In questo periodo mi formai anche grazie a varie certificazioni Microsoft e Cisco; divenni sistemista.
Microsoft Windows server, Active Directory, Exchange, SQL, VMWare, Citrix e tutto quello che si integra su queste piattaforme, era diventato il mio pane quotidiano.
Con orgoglio posso dire di essermi occupato anche della parte di Project Managing per il rinnovamento dell'infrastuttura informatica della ditta per cui ho lavorato da aprile 2004 a dicembre 2014. Sempre durante questa bella e lunga esperienza lavorativa, le mie competenze sono passate da sistemista 100% a sistemista 50% e B.I. 50% (B.I. = Business Intelligence, reportistica, raccolta e trattamento dei dati, statistica ecc.).
Da inizio 2015 ho deciso di affrontare una nuova sfida cercando di portare le mie competenze B.I. al 100% presso il partner IT dell'amministrazione pubblica della provincia di Bolzano.
Inizialmente sviluppavo soluzioni B.I. tramite le piattaforme SAS e QlikView. A queste si sono aggiunte Microsoft Power B.I. e SAP Analytics Cloud, di fatto sono diventanto quello che oggi viene definito "Data Scientist"; l'avvento della "AI" ha sengato un grande cambiamento della mia figura professionale. Da qualche anno però mi occupo più della gestione dei servizi di Data Intelligence, Artificial Intelligence e Project Management che di sviluppo vero e proprio. Service Area Management e Project Management sono le attività che occupano il 90% del mio tempo.
Maggiori informazioni sul mio profilo lavorativo sempre aggiornato potete trovarle su Linkedin (clicca).