Ladakh 2018
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Il paese degli alti passi
Tra l'Himalaya e il Karakorum
L'India è un Paese immenso, sicuramente uno dei primi dieci al mondo per estensione geografica; allo stesso tempo è il secondo più popolato dopo la Cina, i suoi abitanti sono oltre un miliardo e trecento milioni; fa paura solo a dirlo.
Quando tutti mi chiedevano quale fosse la mia prossima destinazione non potevo certo dire "Me ne vado in India", che vuol dire? Sarebbe come dire "Me ne vado in Europa", non ha molto senso.
Se la differenza tra Italia e Germania (tanto per citarne due a caso) è come tra il giorno e la notte, potrei dire la stessa cosa tra il Ladakh e l'Andhra Pradesh oppure il Rajastan.
Il modo migliore che avevo per descrivere il Ladakh era "il piccolo Tibet".
Geograficamente si colloca nell'India del nord, più precisamente nella regione dello "Jammu e Kashmir", confinante ad ovest col Pakistan e a nord-est con la Cina.
L'intera regione del Ladakh, che ha Leh come capoluogo, è racchiusa tra le catene del Karakorum e dell'Himalaya e più precisamente tra il Karakorum a nord e la catena transhimalayana a sud.
Il Ladakh, chiuso ai turisti fino al 1974, è ora meta di pellegrinaggi buddhisti. I suoi templi sono come quelli tibetani ma sono sfuggiti alla dominazione cinese per cui conservano una purezza molto cara ai buddhisti.
Ma perchè tra tutte le regioni dell'India proprio questa?
I motivi che mi ci hanno spinto sono fondamentalmente due.
Il primo è che ero stanco di ritrovarmi orde di "turisti" italiani in ogni posto e cercavo quindi una meta semi sconosciuta al turismo di massa. Mi ero goduto troppo poco il mio ultimo viaggio a Cuba, gruppo a parte, ogni tre passi sentivo parlare italiano; a L'Havana, più che sul Malecon sembrava di essere sul lungo mare di Riccione.
Il secondo motivo è stata la spinta della mia amica Valentina con cui avevo già fatto il bellissimo viaggio in Iran e che ho incrociato spessissimo nel successivo viaggio tra Guatemala, Honduras e Belize. Ci eravamo sentiti per organizzare un viaggio tra fine aprile e i primi di maggio ma a causa del lavoro di entrambi la cosa è stata rinviata a periodi meno carichi; così è stato.
Il mio sesto viaggio da coordinatore di Avventure Nel Mondo (clicca) sarebbe stato in Ladakh.
Al gruppo si è unito anche il mio amico di Bolzano, Filippo, con cui ero andato sia in Iran che in Guatemala.
Il periodo migliore per visitare questo magnifico Paese è tra Luglio e Agosto, sia da un punto di vista climatico, sia perchè è il periodo dei festival che si svolgono nei magnifici monasteri.
Devo ammettere che se non fosse stato per Valentina non sarei mai andato in Ladakh; mi sarei perso qualcosa di veramente bellissimo.
Il viaggio si svolge per 11 giorni in Ladakh e poi una giornata viene dedicata ad una veloce visita di New Delhi (che di per sé è una bestemmia ma tant'é).
Come premessa posso consigliare questo viaggio a tutti quelli che cercano un posto ancora relativamente poco contaminato dalla civiltà occidentale, agli amanti dei paesaggi montani, agli amanti dei trekk in alta quota, agli amanti del rafting che può essere fatto sia sul fiume Indo che sul fiume Zanskar e anche a tutti quelli che amano viaggiare in moto lentamente, magari noleggiando le mitiche Royal Enfield sul posto (che in realtà sono dei cadenazzi da paura, ma hanno il loro fascino).
Ecco la mappa del nostro breve viaggio in Ladakh.