Monaco e Portogallo 2024/2025

Monaco e Portogallo

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Capodanno tra Principi ed Esploratori

 

Per anni ho "festeggiato" l'ultimo dell'anno in giro per il mondo e anche questa volta non sarebbe stato diverso.

Diversa è la modalità del viaggio; ho voluto prendermi un breve periodo di pausa dal coordinamento dei viaggi di Avventure Nel Mondo a causa anche di alcuni avvenimenti che mi hanno impedito di prendermi più giorni di ferie.

Insieme ad Emily abbiamo approfittato dell'invito di un gruppo di amici per unirci a loro.

La meta principale è Lisbona dove abbiamo prenotato un appartamento in una zona logisticamente spettacolare: Praça Martim Moniz.

Il volo Nizza - Lisbona ci ha permesso anche una tappa a Montecarlo; in un colpo solo ho visitato due Paesi in cui non ero mai stato prima.

Da amante della Formula 1, Montecarlo, è una meta che desideravo visitare da tanto tempo. Arrivarci da Genova è tutto sommato molto agevole, traffico autostradale permettendo. Paesaggisticamente è la naturale prosecuzione della riviera ligure di Ponente. Usciti dall'autostrada, che rimane spostata sulle alture, si scende verso la piccola capitale del Principato di Monaco. Ero elettrizzato al solo pensiero di percorrere le strade che per anni hanno visto protagonisti personaggi del calibro di Ayrton Senna, Michael Schumacher, Niki Lauda, Graham Hill e indietro fino a Juan Manuel Fangio e al leggendario Tazio Nuvolari. Ammetto di aver sperato di poter incontrare il pilota che tifo al momento: Charles Leclerc.

L'impressione che si ha immergendosi nelle stradine della capitale monegasca è quella di essere all'interno di un gioellino, perfetto, pulito, tranquillo, inavvicinabile. Il circuito di Formula 1 si snoda nella parte bassa della città e arrivando dall'alto, passando di strada in strada, cercavo dei riferimenti del circuito fin quando, dopo aver attraversato uno dei tanti incroci, noto sull'asfalto una inconfondibile striscia dai colori bianco e rosso alternati: si tratta del cordolo interno della curva Mirabeau Alta. Siamo finalmente sul circuito che si può percorre quasi nella sua interezza; l'unica parte chiusa al traffico comune è quella che porta dalla fine del Beau Rivage fino alla curva del Casinò. Infatti, quel tratto di strada, è riservato ai clienti del Casinò di Montecarlo.

L'emozione è altissima, percorriamo due volte consecutivamente il circuto rendendoci conto che è davvero stretto e ci immaginiamo le vetture sfrecciare ad oltre 280 chilomentri orari all'interno del tunnel sfiorandone i muri.

Svoltare a destra dopo la successione di curve de La Rascasse della Anthony Noghes ti immette sul rettilineo dove sull'asfalto è ben visibile la griglia di partenza dei bolidi fino ad arrivare alla mitica linea del traguardo che tanto ci ha fatto godere nel GP del 2024 vinto dall'idolo di casa, e mio, Charles Leclerc.

Parcheggiamo l'auto in un parcheggio sotterrano accessibile dal breve rettilineo che collega la curva del Tabaccaio con la Luis Chiron, subito prima delle Piscine.

Usendo dal parcheggio risaliamo a piedi il tratto che porta dalla Sainte Devote fino alla piazza antistante l'ingresso del Casinò. Il numero di supercar che percorrono queste strade è spaventoso, credo ci sia la più alta concentrazione di dodici cilindri per chilometro quadrato al mondo. Ci soffermiamo ad ammirare le bellissime installazioni sferiche presenti durante il periodo del mercatino di Natale. Non esistono, almeno in questa zona della città, le grandi catene; le vetrine che ammiriamo sono quelle di Rolex, Gucci, Balenciaga, Richard Mille, Patek Philippe, Mount Blanc, Saint Laurent. Una roba che Via Montenapoleone levati proprio.

Proseguiamo il nostro giro a piedi fermandoci nel punto più iconico di tutti i circuiti di Formula 1, ovvero il tornante del Grand Hotel Hairpin (nota anche come Farimont, Loews oppure Vecchia Stazione). Appena arrivati un "Cold Start" di un 12 cilindri rimbomba tra le pareti dei caseggiati che sovrastano la curva: si tratta di una rarissima Pagani Utopia, che macchina spaziale.

Andiamo avanti passando per la Mirabeau Bassa e la portier che hanno visto capitolare mostri sacri come Schumacher e Senna. Poi via sotto al tunnel insieme ad altri gruppetti di persone che, come noi, stavano percorrendo il circuito a piedi.

Ritorniamo alle piscine che è ora di partire per Nizza dove abbiamo il volo per Lisbona.

Incontriamo il resto del gruppo al Gate del volo per Lisbona che durerà circa un paio d'ore.

Una volta atterrati prendiamo il taxi e andiamo a prendere possesso dell'appartamento che si trova nella centralissima Praça Martim Moniz, a due passi dalla metro verde e a pochissimi minuti sia da Praça da Figueira (capolinea del tram 15E che porta a Belém) sia dalla stazione ferroviaria di Rossio da dove partono i treni per Sintra. Anche il mitico tram 28 (quello che fa il giro per Alfama, Chiado e Bairro Alto) è comodo da prendere in quanto ha il capolinea proprio dalla parte opposta della Praça Martim Moniz.

Tra una cosa e l'altra si è fatta quasi ora di cena e, come spesso accade la prima sera appena arrivati in un nuovo Paese, ci infiliamo in un ristorante "toruist trap" e ci facciamo spennare male per mangiare ancora peggio. Ci servirà da lezione.

Finiamo la serata con un giretto per il Chiado prendendo le lunghe scale mobili che partono dal quartiere Baixa de Lisboa.

La giornata del 30 è dedicata ad un giretto turistico con Renato che ci fa da cicerone: visitiamo il quartiere di Alfama con il Miradouro de Santa Luzia, la sua cattedrale, il panteon (che troviamo chiuso) e successivamente la Igreja (chiesa) da Graça con il suo bel panorama sulla parte della Baixa di Lisbona. Sulla strada di ritorno ci fermiamo a pranzare al Restaurante Chapitô à Mesa.

Proseguiamo il nostro giro a piedi per tutto il pomeriggio visitando la chiesa Sé de Lisboa e la Igreja de Santo António cha altro non è che la casa nativa di Sant'Antonio da Padova; rientriamo a casa per una doccia ristoratrice prima di andare a cena al bellissimo ristorante Casa do Alentejo dove, devo dire, abbiamo mangiato bene senza spendere una follia (rispetto ai costi della vita portoghese).

Ci svegliamo la giornata del 31 dicembre con un programma bello ricco di cose da fare e da vedere.

Ad est del quartiere di Bairro Alto visitiamo la Basilica da Estrela e gli omonimi giardini proprio di fronte ad essa.

Sempre a piedi scendiamo in direzione sud-ovest attraversando i giardini della Tapada das Necessitade dove al loro interno scorazzano tantissimi animali tra cui galli, galline, pavoni, oche e germani.

Per pranzo ci dividiamo e noi prendiamo l'autobus per Belém dove avremo modo di mangiare i mitici Pastéis de Nata nel luogo dove sono stati inventati, ovvero la pasticceria Pastéis de Belém.

Purtroppo, oggi, il Mosteiro dos Jerónimos col relativo chiostro è chiuso, andiamo allora a vedere la torre di Belém, chiusa anch'essa ma bella da vedere anche da fuori.

Verso il tardo pomeriggio torniamo a casa, ci sistemiamo per la serata e ceniamo in casa.

Per festeggiare il nuovo anno Renato ha prenotato un tavolo al Pavilhão Carlos Lopes. Entriamo intorno alle 23:00 e c'è già molta gente, fortunatamente abbiamo il nostro spazio dietro la console. La festa inizia e la mezzanotte viene festeggiata poco dopo. Alla console si alternano diversi DJ e un volto noto del palcoscenico trapper portoghese. Non ne conosco uno, me ne faccio una ragione.

Sono circa le due e mezza del mattino quando rincasiamo.

Per i due giorni seguenti abbiamo prenotato un furgone 9 posti per girare i dintorni di Lisbona in quanto, in città, è tutto chiuso.

Nei due giorni che seguono visiteremo Nazaré (famosa per le onde più alte del mondo), Porto Palafitico do Carrasqueira, Praia da Comporta, Setúbal e Sesintra.

Abbiamo ancora un paio di giorni a disposizione prima di rientrare in Italia.

Volendo vedere tutti cose diverse ci sparpagliamo.

Emily ed io visiteremo il Mosteiro dos Jerónimos, faremo colazione nuovamente alla pasticceria Pastéis de Belém, visiteremo la reggia di Mafra (davvero splendida) e andremo anche a Sintra dove trascorreremo la maggior parte del tempo a visitare la Quita da Regaleira con il suo parco meraviglioso e soprattutto il "Pozzo Iniziatico": una torre rovesciata a nove livelli davvero suggestiva.

Il meteo è stato clemente in tutte le giornate, non abbiamo mai trovato piogga, anzi, fino alla giornata della visita di Mafra abbiamo sempre trovato un tempo splendido con un caldo sole che ha accompagnato le nostre visite.

Solo il giorno del rientro in Italia abbiamo trovato pioggia.

Lisbona mi è piaciuta abbastanza, ma, per me, la top tre è la seguente: Nazaré con il paesaggio meraviglioso e la chiesa con il chiostro completamente decorato con gli azuleios; il secondo e terzo posto se lo giocano la reggia di Mafra e la Quinta da Regaleira di Sintra .

Passare questi gorni di vacanza in relax mi ha ricaricato e ora sono pronto ad organizzare il prossimo viaggio per il ponte di Pasqua, 25 Aprile e primo Maggio.

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