Turchia 2024

Istanbul e Cappadocia

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La terra dell'impero Ottomano

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1

(gio) 25/04/2024

Milano Malpensa/Roma Fiumicino -> Istanbul

1686/1374;46,5

2h55’/2h45’;1h45’

 

Entrambi i voli partono con almeno una mezzora di ritardo e ci riuniamo dove ci ha detto il corrispondete, troviamo i van, carichiamo i bagagli e partiamo.

Ci dirigiamo verso il nostro albergo, il Tilia Hotel, che si trova in posizione strategica ed è anche abbastanza carino.

Purtroppo, il traffico ci fa arrivare in albergo alle 18:00. Prendiamo le camere e scendiamo velocemente per recarci al mercato delle spezie che, come il Gran Bazaar, chiude alle 19:30. Facciamo giusto in tempo a farci un giretto e comprare alcuni dolci tipici. Il mercato è molto carino e merita una visita.

Usciamo dal mercato e ci rechiamo al Ponte di Galata per la cena passando prima in un Money Exchange per cambiare qualche Euro in lire turche; il cambio non è male: 1 € = 34,4 TRY. Prima di uscire chiedo alla reception dell’albergo di prenotarmi un ristorante al Ponte di Galata che miero segnato.

Peccato però che la gestione fosse cambiata rispetto alle indicazioni che avevo trovato e il ristorante è risultato molto caro. Non abbiamo mangiato male ma il conto era decisamente sopra la media delle altre cene. Fortunatamente era compreso il trasporto per l’albergo con van privato. Alcuni di noi si fanno lasciare nei pressi di piazza Sulanahmet per vederla di sera illuminata. Nei giardini della piazza solo qualche turista e qualche famiglia turca con i bambini; è incredibile vederla così vuota. Domani sarà un delirio. Dopo il giretto in piazza ci dirigiamo a piedi in albergo: a nanna perché domani ci aspetta la prima levataccia.

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2

(ven) 26/04/2024

Istanbul City Tour

-

Tutta la giornata

Pronti alle 7:00 con colazione fatta e incontriamo il nostro corrispondente.

Dopo avergli pagato tutte le attività extra-cassa in Euro mi allunga i biglietti del treno per Ankara che dovremo prendere l’indomani. Li controllo con cura, tutto a posto. Ci diamo appuntamento alle 5:30 del mattino del giorno dopo pronti per partire con tanto di box della colazione fornita dall’albergo.

La guida viene a prenderci direttamente in albergo.

A noi è stata assegnata Ayshe, che culo! Mai ci avrei sperato.

Partiamo in direzione di Piazza Sultanahmet passando prima per l’Obelisco di Costantino e poi per il Grand Bazaar senza però poterci fermare, con delusione del gruppo. Aihmè il tempo è tiranno, o si visita il Bazaar oppure si visitano le cose più importanti.

Da subito Ayshe si dimostra una guida eccezionale, la sua fama è del tutto meritata.

Arriviamo al Palazzo di Topkapi dove, prima di entrare, noleggiamo un ricevitore che ci permetterà di sentire le spiegazioni di Ayshe in mezzo alla marea umana che sta invadendo l’antica residenza del Sultano.

La narrazione di Ayshe, profonda conoscitrice della storia della Turchia, è incalzante e mantiene viva l’attenzione.

Non tentenna, va dritta al punto, bacchetta chi la interrompe oltre ad arrabbiarsi con chi vuole fare il furbo e saltare le varie code. Già la adoriamo.

Dopo averci illustrato le stanze del Palazzo, ritira i ricevitori con auricolare e ci lascia tempo per la visita alla sala delle armi e dei gioielli.

Lei, nel frattempo, va a fare i biglietti per il Museo di Santa Sofia.

Si vede l’esperienza, riesce a misurare il tempo libero a nostra disposizione in modo quasi militaresco.

Seconda tappa: la Cisterna della Basilica. Anche qui un mare di persone ma la coda procede spedita. Mentre il gruppo è in coda, Ayshe acquista i biglietti. Tempo di acquistarli che il gruppo è pronto per entrare. Anche qui: spiegazione precisa e tempo libero da dedicare alla Cisterna misurato alla perfezione. Non so come faccia con tutta questa gente.

Essendo venerdì, la moschea Blu è chiusa la mattina per cui, tutto questo giro, ce lo ha fatto fare per arrivare giusti per l’apertura ai turisti. Stiamo in coda meno di dieci minuti e poi entriamo.

Ricordate che le donne devono avere il capo, le braccia e le gambe coperte. Gli uomini devono avere i pantaloni sotto le ginocchia. Ricordatevi inoltre di portare una busta dove infilare le scarpe e portarle con voi dentro la moschea. Una volta entrati ci spiega la storia della moschea di Sultanahmet e ci lascia il giusto tempo libero per uscire.

Prossima tappa della giornata è l’ingresso a Santa Sofia ritornata ad essere aperta al culto islamico a luglio del 2020.

È possibile quindi visitare solo il piano superiore dove Ayshe ci spiega sia la parte architettonica della Basilica, sia la storia, sia alcuni affreschi e alcuni mosaici.

La visita dura circa un’ora e mezza.

Usciamo in direzione del Ponte di Galata dove una barca privata ci aspetta per la crociera sul Bosforo a cui tutto il gruppo ha deciso di partecipare. Preferiamo andare a piedi visto che i mezzi pubblici, con tutto quel casino di gente, sono pieni zeppi.

Arriviamo all’imbarco perfetti alle 18:30; sulla barca, insieme al nostro gruppo, ci sono altri due gruppi di avventure.

La crociera dura quasi due ore ed è stata per tutti una bellissima esperienza poter vedere il tramonto su Istanbul alternato dalle spiegazioni delle guide sulle costruzioni che sfilavano lungo le rive del canale.

Dopo la crociera scegliamo un ristorantino proprio vicino all’imbarcadero; non sembra granché, invece mangeremo bene con abbondati porzioni.

Ritorniamo a piedi in albergo, siamo decisamente stanchini.

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3

(sab) 27/04/2024

Istanbul -> Ankara -> Museo delle Civiltà Anatoliche -> Cittadella -> Lago salato di Tuz Golu -> Castello di Uchisar -> Ürgüp

450;3;140;170;14

4h30’;10’;1h30’;1h45’;20’

La sveglia anticipa la preghiera del Muezzin di circa 15 minuti. Alle 5:30 siamo pronti sul Van con bagagli già caricati e box della colazione in mano. In meno di mezzora siamo alla stazione dei treni situata nella parte asiatica. Tantissima fila ma, anche qui, procede spedita. Il controllo dei bagagli è simile a quello degli aeroporti, ci viene controllato il biglietto e il passaporto.

Saliamo sul treno che parte con qualche minuto di ritardo e ci addormentiamo praticamente tutti.

Capolinea: Ankara. Il nostro driver, Sükre, ci sta aspettando. Nel giro di 10 minuti siamo al Museo delle Civiltià Anatoliche. Oggi non abbiamo la guida tutta per noi, però la spiegazione del museo ci viene fornita dalla guida Fatima in condivisione con altri tre gruppi di Avventure. Il museo è grande e meriterebbe più tempo per essere visitato. Subito dopo il museo ci fermiamo per uno spuntino in uno dei baretti della Cittadella che è davvero molto piccola.

Tardiamo un pochino la partenza per il lago salato di Tuz Golu, un partecipante si era perso.

È nuvoloso quando arriviamo al lago e qualche goccia di pioggia inizia a scendere ma fortunatamente smette subito. Peccato, con il sole il lago avrebbe assunto colori decisamente più vivi. Qualche partecipante puccia i piedi per pochi minuti e poi si riparte per Uchisar.

Arriviamo mezzora prima del tramonto e nel frattempo il cielo si è aperto, altro colpo di fortuna.

La salita in cima al castello è molto più veloce e semplice di quello che sembra dal basso. Per lo più ci sono delle scale in legno molto ampie con ringhiera, capitano dei tratti di roccia, ma se non piove non c’è nessun pericolo di scivolare.

Lo spettacolo che si vede dalla cima del castello è notevole, un aperitivo di quello che vedremo il giorno dopo in mongolfiera.

Nonostante le previsioni meteo avverse ci viene comunicato che domani avremo una buona probabilità di volare.

Finita la visita ci rechiamo in albergo, dobbiamo fare in fretta perché metà del gruppo ha prenotato la serata folkloristica con cena.

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4

(dom) 28/04/2024

Cappadocia

-

Tutta la giornata

Durante la notte è piovuto molto ma la mattina alle 5:00, ora in cui ci sono venuti a prendere per portarci alla mongolfiera, è sereno e praticamente non c’è vento, condizioni ideali per volare. Dopo un breve tragitto in Van eccoci nel campo dove i ragazzi stanno preparando la nostra mongolfiera. In volo ce ne sono già alcune e sta schiarendo velocemente. Brevissimo briefing per quando decolleremo ed atterreremo, saliamo nel cesto e in men che non si dica ci solleviamo. Decine di mongolfiere ci hanno preceduto e altrettante ci hanno seguito; il cielo era tempestato di palloni colorati che silenziosamente venivano trasportati dalle correnti. Nel frattempo, il sole è sorto e sotto di noi la Cappadocia con le sue gole, i suoi camini e i suoi colori. Che meraviglia.

Il volo dura circa un’ora, dopodiché il pallone viene liberato parzialmente dell’aria calda che lo riempie, perdendo quota lentamente. Il meteo sta cambiando e all’orizzonte ci sono nuvoloni che non promettono nulla di buono. Il vento sta pian piano aumentando, non sarà un atterraggio soft. Vedevo le altre mongolfiere che atterravano rimbalzando e coricandosi di fianco; la stessa cosa è accaduta a noi. Ci siamo preparati afferrando i maniglioni rossi e accucciandoci nel cesto che tocca una prima volta il suolo e si inclina, la mongolfiera continua ad avanzare, tocchiamo ancora il suolo in modo più violento, poi una terza volta e poi alla quarta finalmente ci fermiamo. Siamo sdraiati di schiena e uno alla volta usciamo dal cesto. Devo dire che è stato divertente però, se posso fare un appunto ai ragazzi dell’organizzazione, avrei caricato i cesti in modo più equilibrato.

Brindisi e attestato di volo come vuole la tradizione e torniamo in albergo contenti ed affamati. Abbiamo avuto tantissima fortuna perché meno di cinque minuti dopo il nostro atterraggio è iniziato a piovere. Le persone che avevano prenotato il giorno seguente non hanno avuto la stessa fortuna e non sono potuti decollare.

La giornata prevede tutto il tour della Cappadocia; altra botta di culo: abbiamo ancora Ayshe!

Con lei facciamo di seguito: il museo a cielo aperto di Göreme con tanto di visita alle varie chiese compresa la Cappella Oscura, sicuramente la più bella. Poi ci spostiamo a Zelve per vedere le tre valli e il museo a cielo aperto. Ci spostiamo poi nella valle dell’amore a vedere i camini delle fate e, per ultimo, andiamo a vedere la valle dell’immaginazione.

Abbiamo sempre fortuna col meteo, le poche volte che gocciola siamo nel Van, ma per il resto sempre caldo e cielo sereno.

Inutile che parli ancora di Ayshe, che dire? Sempre impeccabile, grandiosa!

Il pomeriggio è dedicato al relax, chi si fa un giro per Ürgüp, chi per Göreme e chi va all’Hamam di Göreme.

Io non ci sono andato ma il commento dei ragazzi che ci sono stati è stato entusiasta.

Cena in Hotel e poi cerimonia dei Dervisci Rotanti alle 21:00; ci sono tre spettacoli: 18:30, 20:00, 21:00).

Tenete presente che la cerimonia dura circa 45 minuti in cui non potrete parlare, applaudire, fare foto o video.

Solo al termine, su concessione del maestro di cerimonia, vi verranno concessi 2 minuti di foto e video.

Dopo una giornata del genere con alzataccia e visite tutto il giorno, viene da sé che la solennità della cerimonia, condita al roteare ipnotico delle gonne dei Dervisci si trasforma in un cocktail letale per il sonno. Bella, ma se potete, fatela prima di cena.

Col senno di poi!

Consiglio, se possibile, di assistere alla cerimonia dei Dervisci rotanti prima di cena.

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tempi

5

(lun) 29/04/2024

Ürgüp -> Kaymakli -> Valle Ihlara -> Monastero di Selime -> Caravanserraglio di Sultanhani -> Konya

30;65;10;73;106

45’;1h;15’;1h;1h30’

Oggi si dorme un pochino di più. Partenza ore 9:00 per la città sotterranea di Kaymakli.

Purtroppo, non abbiamo più Ayshe, veniamo affidati a Gianna.

La città sotterranea è molto bella da visitare ma è importate sapere che si devono attraversare tunnel molto stretti, bassi (ci si deve accucciare) e piuttosto lunghi, non il massimo se si soffre di claustrofobia. Aggiungete poi che il percorso è obbligato e le spiegazioni vengono fatte nelle stanze alle uscite dei tunnel per cui c’è la possibilità di rimare qualche minuto fermi nelle anguste gallerie.

La tappa successiva è la Valle Ihlara dove ci aspetta una breve passeggiata. Prima di scendere alla base della gola dove scorre il fiume Ihlara, ci fermiamo a fare le foto dall’alto di un bel View Point.

In questi giorni è piovuto parecchio all’interno della valle e quindi l’ingresso nord era inaccessibile. Siamo partiti da sud risalendo il torrente ma anche qui brutte sorprese: molti ponti erano crollati e le chiese erano state quasi tutte chiuse. Torniamo indietro quasi subito e ne approfittiamo per pranzare.

Il vicino Monastero di Selime, invece, è una meraviglia, sia da vedere da sotto che da visitare.

Prima di arrivare a Konya ci fermiamo a visitare il Caravanserraglio di Sultanhani, molto più grande e ben tenuto di quanto ci aspettassimo; che bella sorpresa.

A questo punto Gianna ci abbandona e torna in Cappadocia; noi proseguiamo fino a Konya senza guida, ma tanto, per oggi, non ci serve più.

L’Herakles Hotel di Konya ci fornisce una cena molto scarsa, sia in termini di qualità che di quantità. Di bello però ha la posizione strategica: è attaccatissima alla piazza centrale della città dove sorge una moschea bella grande e, lì vicino, il mausoleo di Mevlana, dove è sepolto il fondatore dei Dervisci.

gg

data

tappe

km

tempi

6

(mar) 30/04/2024

Konya -> Hieraplis -> Pamukkale

400;5

5h;15’

Alle 8:30 si presenta (spero di scriverlo giusto) Yüsek, un omone barbuto che fino al giorno prima era in ospedale in quanto operato di cataratta. Il poverino, oltre a doversi inzuppare gli occhi di collirio ogni dieci minuti, parla solo inglese, sarà la nostra guida per i prossimi due giorni.

Il tragitto di circa 400km lo dividiamo in tre sezioni facendo due soste, di cui una per un pranzo velocissimo.

Arriviamo a Hierapolis il primo pomeriggio. Il sito si trova alle pendici di una montagna che si trova ad est di Pamukkale.

Entriamo sfruttando il Museum Pass (viene usato tantissimo in questo viaggio) e Yüsek ci spiega a velocità supersonica la storia di Hierapolis; ci mostra dove si trovano: Anfiteatro, vasca di Cleopatra, Museo e le piscine naturali di Travertino. Ci chiede se, prima di lasciare il sito, volessimo farci questa lunghissima camminata di 1,2km per vedere la necropoli. Diciamo tutti di si.

Tempo libero in cui molti partecipanti fanno la puccia nelle piscine naturali di Travertino, io rinuncio, troppa gente, una folla esagerata.

Le piscine naturali si dividono in tre parti, sono molto grandi di fatto. Vengono però riempite una sezione alla volta, alternate di settimana in settimana. Mentre una sezione si riempie d’acqua termale, le altre due rimangono asciutte.

Questo viene fatto per dar modo al calcare di consolidarsi e sbianchirsi. Diversamente, con tutta la gente che accede quotidianamente al sito, diventerebbero grigie. Mi dirigo verso le piscine asciutte e, meraviglia, non c’è nessuno; c’è un silenzio irreale e il paesaggio è incredibile, sembra che abbia appena nevicato.

Giretto di rito dentro al museo che non è molto grande e poi ritrovo con tutto il gruppo.

In dieci minuti siamo alla necropoli, molto interessante.

Solo una persona voleva provare il parapendio ma si è alzato il vento e ci riproverà il mattino seguente.

In pochissimi minuti, dopo essere usciti dal sito di Hierapolis, siamo al nostro albergo che, tra le altre cose, ha una Spa gratuita.

Buona la cena a buffet, carine le stanze.

Giretto al mercatino vicino all’albergo e poi a nanna.

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7

(mer) 01/05/2024

Pamukkale -> Aphrodisias -> Efeso -> Izmir

100;161;82

1h20’;2h15’;1h30’

Partenza 8:30 dall’albergo dopo una buona colazione sempre a buffet. La persona che ieri non ha fatto il parapendio, oggi, all’alba, ci è riuscita divertendosi parecchio. Esperienza di circa 45 minuti molto divertente a detta sua.

Ero tentato, ma avevo bisogno di dormire.

In meno di un’ora e mezza siamo ad Aphrodisias, altro sito archeologico molto bello. Pochissima gente e rovine molto ben tenute, soprattutto lo stadio dei giochi. Anche qui le spiegazioni della guida differiscono molto da quanto letto sulle guide cartacee.

Dopo Aphrodisias ci spostiamo ad Efeso dove però il quantitativo di gente rende la visita poco piacevole. Peccato, il sito sarebbe molto bello ma così diventa una tortura. La spiegazione della guida sulle diverse location di Efeso è fantasiosa ma, devo essere onesto, per la parte storica delle rovine è stato abbastanza bravo anche se abbiamo fatto non poca fatica a capire cosa stesse dicendo in alcuni momenti.

Usciti da Efeso ci facciamo portare nel luogo dove si ergeva il Tempio di Artemide, una delle sette meraviglie del mondo antico. Si trova poco fuori dal sito archeologico di Efeso. Pensavo che l’unica colonna rimasta in piedi fosse originale, invece, si tratta di una colonna posticcia, fatta di pezzi originali ma appartenenti a colonne diverse. Poco male, non c’è molto da vedere ma almeno, si spera, che proprio in quel luogo, più di 2500 anni fa, si poteva ammirare un tempio enorme dalle decorazioni incredibili.

Direzione Mira Otel nel “quartiere” di Alsancak di Izmir (Smirne).

La città di Izmir conta più di quattro milioni di abitanti ed è la terza città della Turchia dopo Istanbul ed Ankara.

Attraversandola col Van abbiamo potuto vedere come l’edilizia abitativa stia facendo passi da gigante ergendo una incredibile quantità di grattacieli.

Il nostro Hotel è situato in una laterale rispetto alla via della movida, rendendolo, di fatto, molto silenzioso e in posizione strategica.

Ci fermiamo a mangiare in un ristorante di cucina tipica che si dimostrerà essere il migliore del viaggio.

Dopo cena facciamo un salto sul lungo mare ma desistiamo quasi subito, non è caldo e sulla passeggiata tira un vento gelido che ti entra nelle ossa.

Finiamo le ultime lire turche in un pub brindando alla fine del viaggio e poi torniamo in albergo.

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tempi

8

(gio) 02/06/2024

Izmir -> Istanbul -> Milano/Roma

20;356;1686/1374

30;1h25’;3h/2h40’

Doveva essere prevista una colazione da asporto visto che siamo usciti dall’albergo alle 5:30, ma alla fine, visto che siamo tre gruppi, ci hanno preparato la colazione molto presto. Peccato però che fosse davvero scarsa e gli ultimi arrivati non hanno trovato praticamente nulla.

In meno di mezzora siamo in aeroporto, salutiamo con commozione il nostro driver che è stato davvero gentilissimo e super professionale.

Tempo di lasciare i bagagli al desk della Turkish, controlli di sicurezza e attendiamo il nostro volo.

Arrivati ad Istanbul quelli di Milano accompagnano i pax di Roma fino al gate visto che loro partono quasi subito. Baci e abbracci con la promessa di rivedersi.

Milano deve aspettare altre 6 ore in aeroporto.

Anche il nostro volo parte in orario e atterriamo a Malpensa il tardo pomeriggio.

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