Il bagaglio
Il nostro compagno di viaggio
Quando partiamo per un viaggio ci portiamo appresso inevitabilmente uno o più bagagli.
Di solito sono due: il bagaglio a mano che imbarchiamo con noi e posizioniamo dentro la cappelliera nella cabina dell'aereo e il bagaglio che va imbarcato in stiva.
Tuttavia, con l'esperienza, a meno di non essere obbligato ad imbarcare il bagaglio in quanto devo portarmi dietro voluminosi capi invernali oppure tenda e sacco a pelo, cerco di viaggiare solo col bagaglio a mano più uno zainetto piccolino per l'attrezzatura fotografica.
Ogni compagnia aerea ha dei limiti di dimensioni e peso. Se per quanto riguarda il bagaglio in stiva dobbiamo preoccuparci solo del peso (a meno di non dover trasportare carichi particolari di cui si necessita di autorizzazione), per il bagaglio a mano è importante anche rispettare determinate dimensioni. Purtroppo le dimensioni non sono uguali per tutte le compagnie aeree, è bene informarsi prima di partire. In linea di massima, rispettare rigorosamente peso e dimensioni, è valido per le compagnie Low Cost che basano molto del loro business proprio su queste cose.
Se la meta è una capitale europea oppure si tratta di un breve viaggio di lavoro mi è sufficiente un piccolo trolley; comodo per gli spostamenti a terra e che non affatica la schiena.
Per i viaggi in cui ho la necessità di un secondo bagaglio mi servo di un comodo e versatile zaino-valigia da imbarcare in stiva. Essendo un appassionato di fotografia viene da se che il bagaglio a mano è costituito da uno zainetto fotografico che cambio a seconda del tipo di destinazione. Ultimamente uso un bellissimo Wandrd Prvke Lite da 11 litri, ma all'esigenza vado dal classico zainetto solo fotografico LowePro, ad uno più grande sempre solo fotografico (sempre LowePro) fino ai versatilissimi zaini della ditta americana F-Stop. Gli zaini F-Stop sono un perfetto connubio tra zaino da trekking e zaino fotografico.
Attualmente i miei bagagli sono costituiti da: un borsone North Face Duffel Base Camp taglia S che può essere usato anche come zaino, un mini trolley Roncato approvato Ryan Air come bagaglio a mano, un trolley Visa Delsey più grande da imbarcare in stiva, uno zaino-valigia Deuter (ho sia un Traveller 80+10 che un Traveller 60+10), uno zainetto fotografico LowePro Pro Runner 200 AW, uno zaino fotografico LowePro Computrekker Plus AW, uno zaino F-Stop Tilopa con ICU (internal camera unit) Large Shallow, uno zaino F-Stop Guru con ICU Small Pro e il mio preferito: il Wandrd Prvke Lite da 11 litri.
La scelta dello zaino dipende sempre dalla meta e da quello che ci si vuol portare appresso.
Cosa fare in caso di smarrimento o ritardata consegna del bagaglio?
Lo smarrimento o la ritardata consegna avviene molto spesso quando si effettuano degli scali o dei transfer. Alcuni aeroporti non riescono a far fronte al grande traffico soprattutto in certi periodi dell'anno; soprattutto durante le festività e il periodo estivo. Altra causa di smarrimento è che l'adesivo (Tag) che viene applicato al bagaglio durante il check-in si stacchi e ne renda impossibile lo smistamento. Il bagaglio potrebbe quindi ritardare e giungere a destinazione con il volo successivo oppure rimanere definitivamente nel limbo degli scali.
La prima cosa da fare, un questi casi, è recarsi immediatamente all'ufficio Lost and found Baggage solitamente situato nelle vicinanze dei nastri trasportatori. Lì vi verrà chiesto di consegnare il tagliando che vi è stato dato al check-in e che solitamente viene direttamente applicato sul biglietto aereo oppure sul passaporto. Dopo aver consegnato il tagliando vi verrà chiesto di compilare un modulo di reclamo PIR (Property Irregularity Report) con la descrizione del bagaglio e del suo contenuto. Una volta compilato il modulo vi verrà rilasciata una copia cartacea col numero della pratica. A questo punto tutte le informazioni che avete inserito nella pratica verranno inoltrate al servizio di tracciamento bagagli WorldTracer. In questo sito si può tenere traccia dello stato della ricerca del bagaglio.
Un altro accorgimento che potrebbe essere utile in questi casi è quello di fare delle foto ai bagagli prima di partire; potrebbe velocizzare le pratiche di ritrovamento.
La maggiorparte dei bagagli viene rintracciata entro tre giorni dalla denuncia di smarrimento.
Nel caso in cui il bagaglio venga perso o danneggiato si può far richiesta di risarcimento. Se il bagaglio ha un ritardo di più di 3 o 4 giorni va fatta denuncia entro 21 giorni mentre se il bagaglio è stato danneggiato la denuncia va fatta entro 7 giorni.
Dopo 21 giorni di ritardo il bagaglio viene definitivamente dichiarato smarrito. A questo punto bisogna mandare una raccomandata A/R alla compania aerea con la descrizione di tutto quello che è stato smarrito e di conseguenza dei danni subiti. In allegato alla raccomandata va fornito il dettaglio del contenuto del bagaglio, copia del biglietto aereo, tagliando del bagaglio mancante e copia della denuncia effettuata all'ufficio Lost and found Baggage.
Se il bagaglio risulta danneggiato una volta ritirato dal nastro trasportatore allora bisogna recarsi all'ufficio della società responsabile dello smistamento bagagli solitamente situato vicino ai nastri trasportatori per denunciare il danneggiamento. Ovviamente va controllato il contenuto del bagaglio in modo da essere sicuri che non ci siano stati dei furti; in questo caso va denunciato anche il furto oltre il danneggiamento.
Piccolo consiglio
Preferisco rendere il bagaglio accessibile ad eventuali controlli. Sono solito non chiudere mai i lucchetti (lo faccio una volta arrivato a destinazione quando lascio il bagaglio un albergo), nemmeno quelli TSA quando viaggio in USA. Stessa cosa vale per le valige con chiusura a combinazione. Se il vostro bagaglio risulta sospetto al controllo in fase di smistamento, il personale ha l'autortà di aprirlo con qualunque mezzo. Viene da se che se il bagaglio è per qualsiasi caso bloccato da lucchetti o chiusure a combinazione, verrà inevitabilmente aperto: rompendo il lucchetto nella migliore delle ipotesi, rompendo il bagaglio nella peggiore.
Avvento degli Airtag
Uso questo piccolo dispositivo da quando Apple lo ha reso disponibile sul mercato.
Apple AirTag è un piccolo dispositivo di localizzazione progettato per aiutarti a ritrovare oggetti come chiavi, portafogli, zaini e altro. Funziona tramite la tecnologia Bluetooth e il network Dov’è di Apple.
Ecco come funziona:
- Configurazione: Basta avvicinare l’AirTag al tuo iPhone e seguirne le istruzioni a schermo per associarlo al tuo ID Apple.
- Tracciamento: Una volta configurato, puoi visualizzare la posizione dell’AirTag tramite l’app Dov’è. Se l’oggetto è nelle vicinanze, puoi farlo suonare per trovarlo facilmente.
- Modalità Smarrito: Se perdi l’oggetto, puoi attivare la modalità smarrito. In questo modo, se qualcuno trova il tuo AirTag e lo avvicina a un dispositivo con NFC (come un iPhone o un telefono Android compatibile), vedrà un messaggio con i tuoi contatti.
- Rete Dov’è: Se l’AirTag è fuori dal raggio Bluetooth del tuo dispositivo, si collega alla vasta rete di dispositivi Apple (in modo anonimo e sicuro) per aggiornare la posizione.
- Precision Finding: Se hai un iPhone dotato di chip U1 (come l’iPhone 11 o successivi), puoi utilizzare la funzione di ricerca di precisione che ti guida visivamente verso l’AirTag con indicazioni sullo schermo.
Durata della Batteria: la batteria (CR2032) dura circa un anno e può essere sostituita facilmente.
Privacy: Apple ha integrato diverse misure per impedire l’uso improprio, come avvisi sul dispositivo se un AirTag non tuo si muove con te per troppo tempo.
Esistono ovviamente dispositivi simili compatibili col sistema Android.